Tripudio alla notiza della vittoria di Barack Obama nelle strade del Kenya, paese di cui era originario il padre del neopresidente americano. «Il popolo del Kenya è immensamente fiero delle sue radici kenyote – scrive a Barack il presidente Mwai Kibaki. – La sua vittoria non solo ispira milioni di persone in tutto il mondo, ma conosce una risonanza speciale qui in Kenya». Per domani è stata proclamata una giornata di festa nazionale
La scorsa notte la gente ha ballato e cantato per le strade del Kenya, festeggiando la vittoria di Obama. Nemmeno un acquazzone tropicale è riuscito a raffreddare gli spiriti delle centinaia di persone che si erano radunate in un campo a Kogelo, il villaggio del defunto padre del presidente eletto, per seguire i risultati dello spoglio dei voti su un schermo gigante.
«Andiamo alla Casa Bianca! Andiamo alla casa Bianca!», hanno esultato i parenti di Obama abbracciandosi, lanciando in aria i bambini e ballando intorno alla modesta abitazone della famiglia. Il villaggio del Kenya occidentale dove vive la nonna 87enne di Obama è invaso da orde di giornalisti di tutto il mondo. «Non abbiamo chiuso occhio per tutta la notte – racconta esultante la cognata 39enne del neopresidente Usa. – È troppo bello», mentre un vicino sfoggiava un cappello di carta fatto di ritagli di giornale con le foto di Barack. In questo paese Obama ha una popolarità paragonabile a quella di una rock star, fin da quando è diventato senatore. Molti bambini portano il suo nome, qui si bevono birre «Senator» alla sua salute, i cantastorie narrano le sue imprese e domenica scorsa nella capitale Nairbi ha debuttato «Obama: the musical». «L’ha detto adesso la televisione, ha vinto – grida il fratellastro Sadiq Obama. – La gente è felice, io sono in visibilio».