L«'obiettivo principale» dei prestiti per 10 miliardi di dollari che la Cina si è impegnata ad elargire ai Paesi africani nei prossimi tre anni è quello di «aiutarli a superare la difficoltà causate dalla crisi economica internazionale». Lo ha detto oggi il portavoce del ministero degli esteri cinese Qin Gang in un conferenza stampa a Pechino. L'impegno è stato preso domenica scorsa dal premier Wen Jiabao, che ha preso parte al Cairo ad una conferenza tra la Cina e i paesi dell'Africa.
Il portavoce ha aggiunto che l'impegno di Pechino è mirato anche ad obiettivi di medio-lungo termine, tra cui quelli di «migliorare le condizioni di vita delle popolazioni e aiutare questi Paesi a rafforzare le loro capacità di sviluppare l'economia in modo sostenibile… Per questo abbiamo identificato alcuni settori-chiave come l'agricoltura, le infrastrutture, l'educazione e la salute».
Qin Gang non ha risposto alla domanda di un giornalista che aveva chiesto di specificare a quali Paesi andranno i prestiti della Cina. «Per l' uso specifico dei prestiti – ha affermato – sono necessarie ulteriori discussioni tra la Cina ed i Paesi interessati, ascoltare le loro opinioni e i loro suggerimenti», ha aggiunto.
Parlando al Cairo al termine del vertice, Wen Jiabao ha sostenuto che le «accuse secondo le quali la Cina è venuta in Africa per saccheggiare le sue risorse e praticare il neo-colonialismo… sono totalmente insostenibili». Il commercio tra la Cina e l' Africa è cresciuto del 45 per cento nel 2008, raggiungendo i 107 miliardi di dollari, con un incremento di dieci volte rispetto al 2000.