Altre nove persone sono state uccise questa notte in un attacco contro i cristiani in una città nel nord della Nigeria. Lo ha riferito all'agenzia France Presse un leader del gruppo etnico Sayawa, una comunità cristiana nella città a maggioranza musulmana di Tafawa Balewa. «Stiamo perlustrando la città – ha spiegato – fino ad ora abbiamo individuato nove morti e dodici feriti».
Intanto il presidente nigeriano Goodluck Jonathan, è arrivato nel tardo pomeriggio a Kano, città del Nord devastata nella notte tra venerdì e sabato da bombe e sparatorie che hanno causato almeno 178 morti. Jonathan, cristiano originario del Sud, ha incontrato l'emiro Ado Bayero, il più importante e autorevole responsabile musulmano della metropoli che conta dieci milioni di abitanti.
Il presidente ha promesso di rafforzare le misure di sicurezza e ha fatto le condoglianze alle famiglie delle persone decedute, molti poliziotti ma anche moltissimi civili. «Un attacco terroristico contro una singola persona è un attacco contro tutti noi», ha dichiarato.
Gli attentati di due giorni fa sono i più sanguinosi mai compiuti nel nord della Nigeria. Lo scorso 31 dicembre il presidente aveva decretato lo stato d'emergenza in alcune regioni settentrionali già colpite da violenze rivendicate dagli integralisti islamici di Boko Haram. Ma Kano era rimasta esclusa. La polizia ha effettuato diversi arresti per la strage compiuta dai fondamentalisti islamici Boko Haram nel nord del Paese a prevalenza musulmana. In totale le vittime della serie di attentati di venerdì a Kano, sono 215.